Quando: 
Domenica 24 Aprile 2022, ore 16:00
Descrizione: 

Spettacolo teatrale "Manipolazione indolore". Domenica 24 aprile 2022 alle ore 16.00 pressola Sala Consiliare

 

Manipolazione indolore” è uno spettacolo che pone l’attenzione su come la manomissione del senso delle cose veicoli nuove consapevolezze frutto però di artefazione e non di libero pensiero. Si tratta di un reading che si articola in monologhi, sillogismo, canzoni e improbabili campagne elettorali, il tutto con un evidente quanto necessario riscontro sociale atto a indagare ed evidenziare i punti cruciali su cui il sistema presenta falle funzionali, strutturali, formali e di contenuto. La chiave narrativa, eccezion fatta per il tema riguardante la violenza sulle donne, è quella dell’ironia, che storicamente riesce ad aggirare la parte conscia e refrattaria delle convinzioni più radicate e attecchire più a fondo nelle coscienze;

Manipolazione indolore è un'idea frammentata, un flusso sincopato che singhiozza verità e bugie spacciate per verità. 

Un'alternanza ritmata tra il dubbio e il reale. Il "forse" e il "certo" che coesistono, che si mischiano creando nuovi paradigmi di credibilità.
L'anestesia alla quale "forse" ci sottoponiamo per accettare le quotidiane mistificazioni di cui siamo "certo" vittime. ù
Un'apnea benefica che "forse" uccide, ma che ci risparmia l'aria tossica che "certo" uccide.
È la dissacrazione che "forse" vince. È l'ironia che "certo" salva.
La manipolazione che il potere pone in essere è sempre stata una strategia apparentemente indolore, perché lunga e lenta, senza scossoni, senza terremoti. Un atto bieco che pesca nel passato, rimodula la storia, la riscrive reinterpretandola e getta le basi per un futuro con ambizioni di oscurantismo medievale.
La contraffazione, dalle parole ai fatti, dagli atti alle omissioni, è il sofisticato sistema attraverso il quale vengono sottomessi gli uomini per il potere che "il manipolare" ha di stravolgere il senso delle cose. Chi è più forte nella famiglia come nella società, vincola, gestisce e manomette ogni cosa che non gli somigli. E la sottomissione degli uomini porta alla rassegnazione e la rassegnazione altro non è che l'alibi del potere.
Lo spettacolo/reading è leggero nell'impatto ma profondo e feroce nell'intenzione.Si articola in monologhi, sillogismi, spazi poetici, canzoni e improbabili campagne elettorali, il tutto con un evidente, quanto necessario, riscontro sociale atto a indagare ed evidenziare i punti cruciali su cui sistema presenta falle funzionali, strutturali, formali e di contenuto.
La chiave narrativa, eccezion fatta per il tema riguardante la violenza sulle donne, è quella dell'ironia, ossia dell'arma più efficace ad aggirare la parte conscia e refrattaria delle convinzioni più radicate per attecchire più a fondo nelle coscienze. In un entra-ed-esci tra ironia e sarcasmo, presa in giro e durezza, la manipolazione prende vita.

 

di e con ANNALISA INSARDÀ 

Annalisa Insardà nasce a Polistena (RC) e si forma artisticamente presso l’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria di Palmi e l’Accademia Nazionale di Varsavia. Le sue prime esperienze professionali sono all’estero. Partecipa così al Festival Internazionale del Teatro di Amsterdam e al Centenario di Bertold Brecht in Germania.

Successivamente si dedica in modo prevalente al teatro classico, recitando in diverse tragedie della stagione teatrale siracusana: Medea, le Eumenidi, I sette contro Tebe vincendo nel 2005 il Premio Asso-stampa come migliore attrice emergente.

Torna spesso all’estero, dalla Grecia all'Austria, in spettacoli diretti dal maestro Peter Stein.

Al cinema recita nei film L’ospite segreto di Paolo Modugno, Lettere dalla Sicilia di Manuel Giliberti, film vincitore del Golden Globe 2007, È tempo di cambiare di Fernando Muraca col quale vince il Tropea Film Festival 2008 come migliore attrice, Pochi giorni per capire di Carlo Fusco, Piacere, io sono Piero e Grigioscuro di Enzo Carone, con il quale vince il premio come migliore attrice al Festival Internazionale del Corto di Mendicino 2010, Alberi al vento, L' isola che non c'è e Tienimi stretto di Luca Fortino, L'ultimo sole della notte di Matteo Scarfò, Primula Rossa di Franco Jannuzzi.Recita ancora in fiction televisive di successo tra cui Carabinieri di Sergio Martino, Un caso di coscienza di Luigi Perelli, Questo è il mio paese di Michele Soavi, Lea di Marco Tullio Giordana, I nostri figli di Andrea Porporati, 1994 di Giuseppe Gagliardi.

È attiva come doppiatrice, insegnante di recitazione e conduttrice. È stata l'inviata del programma televisivo di Rai 2 Il verificatore di Roberto Giacobbo

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