Incontro presso la Sala Consiliare di Villa d'Almè, domenica 27 marzo, dalle ore 15.00 alel ore 17.30. Ingresso gratuito
LE VIRTÙ DELLA VERA BELLEZZA
"Forse mai come in questi anni abbiamo bisogno di bellezza in un mondo contrassegnato dall'opprimente dilagare della volgarità, del brutto e dall’omologazione dei gusti e degli stili.
La bellezza salverà il mondo, è una frase così abusata da risultare banale, ma Dostoevskij non si riferisce alla bellezza estetica, che è cura di sé, quanto alla bellezza che risiede nella verità e nella giustizia. È soltanto la bellezza vera, oggettiva, che salva dal nichilismo, vera malattia spirituale del nostro tempo e regala al mondo un’esperienza di benessere: ridona vita, luce, calore, all’uomo deluso e confuso e ripiegato su se stesso.
Quando ci troviamo in un luogo bello, che sia una città o un paesaggio, quando incontriamo persone positive e gioiose, percepiamo un senso di benessere e ci sentiamo di appartenere ad un cosmo armonioso e ospitale, accolti miracolosamente da forze buone. La bellezza ha il potere, forse più di ogni altro fattore, di unire con sublime facilità le persone, di farle trovare così vicine e unite senza alcuno sforzo.
La bellezza non è un’idea, ma un’esperienza. Non è un concetto da elaborare e nemmeno un canone estetico trasmesso ossessivamente dai media, ma è un’energia da percepire e in cui entrare. La bellezza ha molte virtù, ma per poterla riconoscere, è necessario impegnarsi in un percorso di educazione estetica che induce elle relazioni umane e nella vita di ogni giorno e nel nascosto delle persone: la bellezza della generosità, dell’intelligenza, dell’onestà. Una bellezza molto meno evidente, ma più profonda e duratura.
Chi sa apprezzare la bellezza è persona aperta, indifesa, perché non ha barriere, e per questo è vera e trasparente. In questo stato è molto più naturale e facile essere con gli altri, perché lasciamo che gli altri ci vedano per quello che siamo: la bellezza di essere se stessi, senza maschere sociali. Curare la bellezza è fare esperienze sinestesiche attraverso un approccio polisensoriale capace non soltanto di acquisire una consapevolezza corporea, ma di guidarci verso scelte più responsabili e indurci ad avere maggior cura di noi stessi, degli altri e dell’ambiente in cui viviamo.
La questione estetica ha implicazioni sociali e culturali e ha a che fare con l'armonia, il bello, l'equilibrio, l'autostima, l'identità. Ecco allora che l'esperienza estetica diventa momento educativo perché permette all’individuo di raggiungere il fine ultimo del suo agire: la felicità.
Ai giovani vorrei lasciare questo pensiero: avvicinatevi alla bellezza che può diventare un'autentica medicina dell'anima in grado di farvi rinascere, di restituirvi emozioni e sentimenti, di aprirvi in modo più autentico alla realtà. Abbiate cura del vostro corpo e della vostra immagine, senza esserne vittime. La vera bellezza è la vostra vera identità, ciò che di più vero e autentico è in voi.
Essere se stessi è qualcosa che richiede coraggio e volontà di affrontare le proprie debolezze, i propri difetti, ma è il dono più grande che ciascuno può fare al mondo. Riconoscere e donare bellezza allontana dal materialismo imperante e avvicina a Dio."
Prof. Dario Polatti Sociolog